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Insonnia del Cuore

La mia verità, ancora una volta, non mi riposo da un po'

la luna mi guida di nuovo a cercare quel suono

dopotutto a quest'ora non c'è niente di vivo nel corridoio

tuttavia non conoscendo il silenzio gironzolo insonne

ogni cosa è staccata ma nell'agitarsi non c'è pace

perché sentirlo così vicino mi riempie di disagio

 

I miei sensi sono sull'orlo di una compulsione indesiderata

da dove arriva per essere così inquietante?

questo suono intrappolato nella mia gola diventa un'ossessione

ha preso la mia voce ma desidero sordità per non sentirlo battere

affinché si fermi, torno al mio letto pregando 

ma nel coprirmi le orecchie lo sento solo aumentare

 

E spesso mi dimentico di respirare, quindi devo riconciliarmi

prima che il peso sul mio petto diventi ancora più profondo

forse la mia anima non è abituata alla pesantezza dell'esistenza

eppure cadere addormentata non dovrebbe essere letterale

 

Creo così tanti scenari per liberare i miei pensieri 

mentre nel sonno cerco di non avere un attacco d'ansia

alla fine il tempo passerà ma si comporta come se fossi morta

anche se chiudendo gli occhi vedo che la mia mente non è nera

poiché l'ombra sotto il mio letto si nasconde nella mia testa

e lotto perché essa lasci alcune parole nella mia memoria

la mente fa sogni colorati poi ne ruba un frammento

e per non dimenticare del tutto annoto un indefinito “anilorac”

 

Innumerevoli volte mi sono svegliata di colpo nell'oscurità

ritrovandomi a scrivere parole inventate in qualche modo

morire di notte non mi spaventa come certe perdite d'aria

che in un sogno adolescenziale mi ferivano più di una rottura

lividi viola allora erano solo inchiostro sulle mie ginocchia

segni sfocati sintomo di una malattia della creatività

 

La cui cura è pensare me stessa in un labirinto equivalente

posso risolvere questo enigma ma mi confondo in uno sguardo

perché se lo disegno come Dedalo non avrò bisogno di un filo

mille linee si uniranno armoniosamente come una ragnatela

 

Perdo me stessa in lucidi sogni ad occhi aperti come un'onirofila

iniziando a credere in una realtà che potrei vivere da cieca

sono passato dal non voler che il mio cuore battesse stanotte

al non poter morire finché non finisco di scrivere la sua storia

 

L'intermezzo di questo sonno sembra essere il mio ottavo vizio

gli concedo più spazio e poi mi definisco un'insonne

è così facile mentire alla propria mente e sprofondare nell'abisso

solo per trovare dei significati e tornare

dopo una danza incosciente mi sveglio stanca

se non li scrivo non riesco a ricordare la loro realtà

cosicché all'alba posso decidere di distruggere o baciare

il riflesso della mia mente che assomiglia ad un sogno 

​

Quando sentirò di nuovo quel suono, guarderò il palmo della mano

una tranquillità che posso raggiungere:

il suggerimento è di respirare, posso rendere concreto

superare il battito del mio cuore

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