
Con Te all'Apice
Il mio primo uomo è stato un soldato di leva italiano
sebbene l'unica vera guerra fosse contro il suo cuore
dopo giorni di inalazione di fumo e polvere da sparo
sono arrivato a pensare ai piaceri materiali come a una mortificazione
ne è uscito vivo solo per farsi a pezzi
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L'umorismo vergognoso ha distratto il suo parente più prossimo
dallo sprecare la sua bolletta dell'acqua cercando di bruciare le lacrime
dato che ho visto come gradirle troppo può causare la dannazione
perché non aveva mai pianto, quindi ho creduto che fosse un peccato
peggiore di minacciarlo di morte e poi pregare che rimanesse
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Mentre i Francesi cantavano “dove sei? Papà, dove sei?"
e trasformavano lo scomparire in gratificazione
ma le parole sbiadivano perché si copriva le orecchie come un bambino
ha concepito lealtà incondizionata e poi l'ha tradita
non c'è più alcun angelo da adorare due volte nel campo di guerra
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Perché il mio corpo è pieno di questa autodistruzione
lasciandomi in questo castello di carte per non farlo crollare
avrebbe dovuto insegnarmi a guidare non guidarmi alla follia
il peso aumentava di notte quando il suo nome diventava una maledizione
ma avevo fame di amore e di validazione
e la sua foto vicino al mio letto mi ha tenuto sveglia dal dolore
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Ordinandomi di dire addio poi non sono riuscita a salutare
i suoi compagni ed io abbiamo condiviso il dolore fino a quando non hanno sostituito le sue medicine
il peso del sangue condanna la tentazione
era come incontrare il serpente e abbracciare il suo inganno
ora quando penso a lui mi viene come da piangere un morto (perché ti ho pianto, papà)
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E lo odio con fervore, ma prenderei comunque una pallottola al cuore
un sacrificio commesso consapevolmente è una purificazione nascosta
non posso essere sua nemica senza aver paura del piano di Dio
ma voglio che anche lui mi pianga, quindi seppellitemi prima
se finirà con una bandiera bianca potrebbe anche dire amen
con la Bibbia nelle costole sarà la nostra espiazione