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Donne inconvenienti

  • roliimorw1
  • 29 ott 2022
  • Tempo di lettura: 5 min


  1. La donna ideale

Opinioni, idee innovative, contestazioni, capacità, qualifiche, laboriosità, stipendio fisso, genitorialità, lotta, voce; tutte queste proprietà fanno dell’uomo un genio, ma della donna un inconveniente. Inconvenienti sono state tutte quelle donne che non hanno accettato di essere l’ideale di donna voluta dagli uomini, “solo un accessorio”, come si credeva nell’Ottocento, le cui uniche caratteristiche dovevano essere l’inferiorità e la domesticità, ma hanno scomodato la società e la politica per essere incluse attivamente in esse. Donne come Mozzoni, Strada, Cingolani, Jotti e molte altre, con i loro successi hanno contribuito a poco a poco alla nascita di articoli nella Costituzione che hanno portato alla formazione di una figura indipendente della donna con pieni diritti, pari all’uomo nei diversi ambiti – sociali, lavorativi, politici.


Art. 31 La Repubblica agevola con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia e l'adempimento dei compiti relativi, con particolare riguardo alle famiglie numerose. Protegge la maternità, l'infanzia e la gioventù, favorendo gli istituti necessari a tale scopo.


Art. 37 La donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore. Le condizioni di lavoro devono consentire l’adempimento della sua essenziale funzione familiare e assicurare alla madre e al bambino una speciale adeguata protezione.


Art. 51 Tutti i cittadini dell’uno o dell’altro sesso possono accedere agli uffici pubblici e alle cariche elettive in condizioni di eguaglianza, secondo i requisiti stabiliti dalla legge. A tale fine la Repubblica promuove con appositi provvedimenti le pari opportunità tra donne e uomini.


2. L'inganno della carta


Nonostante l’apparente progresso sulla carta, i dati dicono chiaramente che questa non è la fine della lotta per la parità di sessi, ma solo l’inizio. La Costituzione in vigore non rispecchia la realtà, e i diritti ottenuti dalle donne non vengono sempre attuati. L’uguaglianza senza distinzioni sembra essere un inganno, scritto e messo in pratica, ma senza risultati, per mancanza di servizi, velocità o sicurezza. A prova di ciò sono le numerose discriminazioni:


Discriminazioni nel lavoro: difficoltà per le donne di conciliare lavoro e famiglia; scarsità dell’offerta femminile. Numerose discriminazioni di genere relative al salario, all'accesso al lavoro, all'insufficiente sostegno alla conciliazione fra maternità e lavoro, l'esiguità del numero di donne nei ruoli dirigenti, nelle assemblee elettive e nei governi locali nazionali.


Discriminazioni nella politica: elevatissima sproporzione nella presenza fra uomini e donne in Parlamento in Italia. Le norme per l’elezione ci sono ma non vengono messe in atto.


Violenza sulle donne: i dati indicano una donna uccisa ogni due giorni, le pene non sono sufficienti perché non vengono messe in atto con sicurezza e velocità, e spesso le condotte degli aggressori vengono sminuite.


3. L'inganno della tela


Chi afferma di fare una cosa, la mette in pratica ma alla fine del giorno non ottiene risultati è Penelope, che tesse e disfa la tela con il nobile scopo di rimanere fedele al suo Ulisse. Penelope è un esempio di donna modello, bella, fedele al matrimonio e, con l’inganno della tela, abile nella tessitura, arte che la lega all’ambiente domestico al di fuori del quale è inesistente. Antitesi di questo modello è invece Clitennestra, la donna inconveniente che inganna e tradisce il marito, e infine lo uccide, non rimanendo impassibile davanti all’omicidio di sua figlia e ai frequenti tradimenti da parte di Agamennone; dotata di intelligenza, astuzia e fermezza, caratteristiche propriamente maschili. Così come nell’Odissea, personaggi femminili scomodi li troviamo...

Aristofane, Ecclesiazuse : le donne di Atene scontente della situazione in città, si riuniscono in assemblea e guidate da Prassagora decidono di prendere il potere. Ingannando gli uomini travestendosi da essi, attuano un programma politico rivoluzionario.


Euripide, Medea : Giasone ha intenzione di ripudiare la maga Medea per sposarsi con la figlia di Creonte, e deve essere allontanata poiché potrebbe rappresentare un pericolo per i due sposi, ma essa con l’inganno riesce ad attuare la sua vendetta.


Euripide, Ecuba : dopo che l’ex regina Ecuba, ormai prigioniera di guerra, perde i due figli Polissena e Polidoro, essa decide di vendicarsi di Polimestore, attirando lui e i suoi figli nella sua tenda con l’inganno, e con l’aiuto delle altre prigioniere troiane lo acceca e uccide i figli.


4. Altre donne scritte da uomini


"Considerato che i popoli delle Nazioni Unite hanno riaffermato nello Statuto la loro fede nei diritti umani fondamentali, nella dignità e nel valore della persona umana, nell'uguaglianza dei diritti dell'uomo e della donna, ed hanno deciso di promuovere il progresso sociale e un miglior tenore di vita in una maggiore libertà [...]"


Oggi il rifiuto della discriminazione tra sessi è un punto centrale della Dichirazione, fondato sul principio di uguaglianza tra gli esseri umani, ma nell’antica società romana il ruolo della donna era ben più che marginale. Secondo i filosofi la donna era inferiore per natura, destinata a seguire regole morali e sottostare al comando dell’uomo. Ma alcune donne rifiutavano di accettare queste regole.


All’origine mitica di Roma, la lupa raccontata da Livio ha un ruolo fondamentale. Probabilmente metafora di Acca Larenzia, donna che secondo la mitologia etrusca faceva la prostituta (“lupa” da cui lupanare), che trovò Romolo e Remo e se ne prese cura. Divenne ricchissima dopo essere rimasta vedova, abbandonando la professione.


Sicuramente una donna che non segue il modello femminile romano è Clodia ; viene descritta innanzitutto da Catullo, una fonte inattendibile sia per il suo amore per lei sia per la complessità della sua figura, una donna che rifiutava l’esclusività per ingannare prima il marito, poi l’amante. Cicerone nel ritratto di Clodia la definiva “Clitennestra”, quattrinaria, la accusava di incesto con il fratello Clodio e di aver ucciso il marito per i beni, infine di non seguire il modello di vedova romana. Dietro a tutto questo, sembra di scorgere una figura di donna reale, forte, libera, autonoma, e indipendente nei sentimenti. Una donna che decide di vivere come vuole, che rifiuta di essere scelta ed essere un oggetto; una donna inconveniente a cui vengono fatte pagare le sue scelte di vita.


Tacito riporta la figura di Agrippina Minore, che non esitò ad uccidere il marito per far salire al trono il figlio Nerone con lo scopo di governare attraverso esso. Una donna lontana dalla femminilità, che aveva un comportamento maschile, passioni come la politica e la letteratura considerate maschili, e scrisse perfino un’opera storica, i Commentarii, andata perduta. Figura simile alla madre Agrippina Maggiore, entrambe desiderose di potere, determinate e forti. Perfino nel racconto del matricidio, Agrippina muore come eroina tragica, con fierezza e dignità a differenza dell’angoscia e incertezza del figlio che compie il delitto.



5. Donne scritte da donne


Le donne hanno sicuramente la capacità di scrivere la storia da sé. Già dall’età classica donne come Saffo (poetessa greca), Ipazia (matematica, filosofa ed astronoma), Hortensia (oratrice romana) e Agnodice (prima donna greca medico), hanno dimostrato come capacità artistiche, tecniche e scientifiche non sono proprie del sesso maschile, ma anche le donne possono avere un ruolo nel progresso dell’umanità.


A causa dei pregiudizi, le scrittrici inglesi spesso erano costrette a utilizzare pseudonimi maschili per esprimersi sulla realtà del tempo.


Mary Shelley

denuncia il mondo patriarcale della conoscenza e del potere, e la scienza che pretende di sostituirsi a Dio.


Le sorelle Brontë

denunciano la questione dell’educazione e dei diritti delle donne, le convenzioni sociali e la percezione della femminilità del tempo.


Virginia Woolf

da voce all’interiorità umana, alle emozioni e alle impressioni che mette al di sopra della realtà esterna e del tempo cronologico.



Narce Eval, 2020






 
 
 

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